La frequenza alla scuola materna è un passo importante per i bambini. Intanto segna un primo
distacco dai genitori, un passo verso l’autonomia, in secondo luogo la socialità con altri bambini,
i giochi impostati dalle insegnanti, l’impostazione del rispetto di regole sono una crescita che
stimola anche la fantasia e la creatività, elementi importanti per la corretta crescita del bambino.
Come fare l’inserimento alla Scuola Materna?
Perché mandare il bambino alla scuola materna
Sempre più spesso, diversamente da come era in passato, le donne che diventano mamme
hanno la necessità, per aspetti economici e per la propria giusta realizzazione, di rientrare al
lavoro dopo il parto.
E’ in questo momento che si pone il problema dell’accudimento del bambino mentre i genitori
sono assenti per lavorare. In quelle ore i bambini spesso vengono affidati a nonni, zie, amici o
baby sitter.
Il distacco da mamma e papà esiste, è vero, ma i bimbi sono pur sempre nel loro ambiente o
comunque in un ambiente che è loro famigliare e con persone che conoscono bene, affetti, che
li tranquillizzano. Il distacco dai genitori, perciò, non è traumatico.
Diverso il caso in cui i bambini vengano affidati al Nido. Certamente in questo caso il trauma del
distacco esiste ma se contiamo sulla età molto ridotta, il bambino soffrirà meno il distacco.
Certamente i bambini che già sono stati inseriti al Nido, al momento dell’inserimento alla Scuola Materna avranno meno difficoltà.
I bambini, infatti, sono già abituati alla presenza di altri con cui socializzano, alla presenza delle
educatrici che si prendono cura di loro in assenza dei genitori. La socialità tra bambini è di
fondamentale importanza per la crescita.
Fino al momento dell’inserimento alla Scuola Materna la socialità è limitata ai momenti in cui
corrono, si divertono, si relazionano ai giardinetti e poche altre occasioni. Alla Scuola Materna
anche il vocabolario dei bambini si amplia, fanno nuove esperienze che con i genitori molto
probabilmente non si realizzano.
L’inserimento alla Scuola Materna
Alla luce di quanto finora detto è evidente che mandare il bambino alla Scuola Materna è una
significativa opportunità di crescita per il bambino e di questo i genitori dovrebbero essere
pienamente consapevoli e convinti.
Le Scuole Materne di oggi sono ben diverse da quello che erano un tempo. Anni addietro,
infatti, la Scuole Materne erano una sorta di parcheggio per i bambini comunque con una
valenza di socialità importante.
Oggi le Scuole Materne sono un luogo in cui i bambini imparano a rispettare regole,
socializzano con altri bambini, imparano diverse attività, manualità, creatività e sviluppano la
fantasia. Esiste anche un importante aspetto didattico.
I bambini che frequentano la Scuola Materna arrivano all’inizio dell’età scolare meglio preparati,
già con capacità e competenze che spesso mancano nei bambini che sono stati sempre in
famiglia o comunque al di fuori dell’ambiente della scuola materna. Faticheranno, quindi, di
meno nell’apprendimento e migliorano il rendimento scolastico rispetto agli altri.
L’inserimento alla Scuola Materna deve comunque essere graduale affinché sia vissuto dal
bambino con minore stress. Ciò significa che i genitori devono essere capaci di mascherare le
proprie comprensibili ansie perché il bambino le percepisce e le fa proprie.
Il modo migliore è accompagnare il bambino alla Scuola Materna e distaccandosi deve
rassicurarlo che la mamma tornerà presto a prenderlo, mostrare gesti di grande affetto ma poi
lasciarlo nelle mani delle insegnanti con decisione, senza ripensamenti.
Si tornerà a prenderlo presto le prime volte, ampliando gradualmente sempre di più il tempo di
permanenza del bambino alla Scuola Materna. Il bimbo si abituerà alla figura della maestra e
conoscerà i nuovi amici e questo lo porterà ad andare alla Scuola Materna sempre con meno
ansia, addirittura volentieri.
Molti genitori non mandano i figli alla Scuola Materna per il timore che si ammalino troppo.
Questo è vero ma il contatto con germi di vario tipo indotto dalla socialità stimola il sistema
immunitario e rende nel tempo i bambini più forti e resistenti alle malattie.
